Licia Pinelli non si è mai arresa

Sì, con Brexit la vita a Londra è drasticamente peggiorata

Quand’è che siamo diventati tutti complottisti?

50.000 morti ci commuovono meno di uno solo. Come mai?

Dalla parte della trama

Essere di origine italiana va bene, diventare italiani no

Tagliare i ponti coi genitori, anche da adulti

Votare al Referendum per dimostrare che il lavoro in Italia non è una causa persa

In anteprima
Oggi l’Europa è spaesata, incerta, in crisi. È una crisi economica, demografica, ambientale, politica – con l’estrema destra che cresce elettoralmente quasi dappertutto e rapporti complicati con gli Stati Uniti. È una crisi anche morale: troppo poco è stato fatto per fermare il genocidio di Gaza e molto è ancora da fare per evitare l’annessione dell’Ucraina ad opera della Russia.
Proprio quando dovrebbe costruire ponti, l’Europa chiude i confini. E sembra incapace di perseguire con decisione obiettivi comuni, vittima degli interessi particolari dei singoli stati membri.
Ma forse è proprio nella crisi – intesa come capacità di mettersi in discussione, di interrogarsi sul proprio ruolo all’interno di un mondo che cambia – che l’Europa può ricostruirsi. Ritornare alla filosofia, alla razionalità, alla compassione. Includere, aprirsi. Perché oggi, gli unici che sembrano vedere davvero le potenzialità dell’Europa sono quelli che vorrebbero farne parte e a cui è negata – o resa difficile – questa possibilità.
Proveremo questo mese a fare luce sull’Europa, su cosa significa essere europei e su cosa l’Europa dovrebbe fare per non soccombere; è un tema, questo, che ci riguarda tutti.
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Fare un fuoco
Perché le storie accendono la nostra immaginazione.
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di Nicola Lagioia
13.06.2025
Uno spettacolare fallimento: come La Haçienda e la Factory Records hanno cambiato la musica
Negli anni Settanta, Manchester è una città grigia e opprimente: non c’è lavoro, non ci sono spazi di aggregazione. Per questo, il giornalista musicale Tony Wilson decide di colmare quel vuoto. Nascono la Factory Records, i Joy Division, poi il leggendario club Haçienda, gli Stone Roses, gli Happy Mondays: Manchester diventa la capitale mondiale della musica.
Ma la geniale utopia di Wilson è destinata a crollare a causa di dissennate scelte imprenditoriali. Dalle ceneri di quel fallimento, è nata una leggenda che dura ancora oggi.
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Una newsletter che racconta di vite che non sono la nostra: vite straordinarie, bizzarre o comunque interessanti.
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